Cronoalimentazione e cronoterapia

Cronoalimentazione e cronoterapia

E se ci fosse un’ora giusta per ogni cibo e rimedio?

 

Osservando alcune regole di comportamento alimentare legate agli orari di assunzione del cibo e seguendo i ritmi biologici dell’organismo è possibile ridurre il proprio peso corporeo.

 

Tutto questo è cronoalimentazione, che dagli anni ’90 è seguita da nutrizionisti e studiosi.

 

Ecco le principali 7 regole della cronoalimentazione.

 

1)Assecondare con scelte alimentari adeguate la propria tendenza a essere più attivo in alcuni momenti della giornata. Chi è mattiniero, farà una prima colazione ricca e completa, mentre il notturno potrà seguire la propria inclinazione e ritardare l’assunzione dei primi alimenti solidi oltre la metà della mattina.

 

2) Limitare il consumo di pane, pasta, riso, grissini, farina, semolino, biscotti, cracker, fette biscottate, fiocchi d’avena o mais alla prima parte della giornata, entro le 15. Stesso dicasi per legumi e patate.

 

3) Il pranzo deve diventare il pasto più abbondante della giornata e può comprendere carboidrati e proteine.

 

4) Carne, pesce, uova e latticini vanno a costituire il “piatto forte” del pasto serale, da consumare entro le 22.30.

 

5) Distribuire l’assunzione di ortaggi a qualsiasi ora del giorno, facendo però dei “distinguo”: quelli più naturalmente ricchi di zuccheri come ad esempio aglio, barbabietole, carote, carciofi, cicoria, cavolini di bruxelles, funghi secchi, cipolle e cipolline, vanno preferibilmente consumati a pranzo in accoppiata con i carboidrati.

 

6) Assumere frutta di stagione sempre entro il pomeriggio, meglio se a distanza dai pasti principali, come “rompi digiuno”.

 

7) Evitare di saltare i pasti. Se per caso questo avviene, non ci si deve sentire in diritto di recuperare in orari diversi, ad esempio mangiando la pasta a cena se si è saltata a pranzo.

 

Dalla cronoalimentazione alla cronoterapia

 

Per risultare più efficaci, anche le medicine così come gli alimenti possono essere assunte in fasce orarie precise, come vanno dimostrando recenti studi dell’Università della Pennsylvania.

 

Si parte dal presupposto che ogni cellula è una complessa macchina perennemente attiva e composta da una grande varietà di molecole al lavoro: affinché tutto funzioni a dovere le azioni devono essere sincronizzate le une con le altre. In sostanza è come se esistesse una sorta di “ora esatta” scandita dalle nostre abitudini e dall’alternarsi del giorno e della notte che dà il ritmo all’intero organismo. Analizzando l’attività di migliaia di geni degli animali, i ricercatori hanno realizzato una mappa degli “orari” di massima attività di ogni tipo di cellula e sono riusciti a determinare anche le funzioni svolte in base agli orari.

 

Il prossimo passo della ricerca consisterà proprio nello stabilire a che ora è meglio prendere un antibiotico o un antiinfiammatorio, o ancora in quale momento della giornata assumere un integratore o un ricostituente per potenziarne l’effetto.


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