Dieta sostenibile: perché fa bene a te e all’ambiente
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Sempre più spesso sentiamo parlare in tv e sui social di dieta sostenibile. Ma di cosa si tratta? Dell’ennesima dieta del momento? Fortunatamente no, anzi! È una tipologia di dieta così importante da essere considerata dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) uno degli elementi chiave per preservare la nostra salute e quella del pianeta negli anni a venire.
Piccola anticipazione! Per noi italiani seguire una dieta sostenibile è molto più facile che per altri Paesi. Scopri perché continuando a leggere.
La dieta sostenibile è dunque una dieta che promuove un regime alimentare non solo sano, ma anche finalizzato a ridurre l’impatto della produzione degli alimenti sull’ambiente.
Devi sapere infatti che ogni alimento ha un impatto ambientale più o meno marcato a seconda delle “impronte ambientali” che lascia durante il suo ciclo di vita. Il ciclo di vita di un alimento comprende:
- la produzione delle materie prime (frumento, uova, frutta…)
- la trasformazione nell’alimento (biscotti, maionese, marmellata…)
- l’imballaggio
- il trasporto
- la conservazione
- l’utilizzo
- lo smaltimento.
Durante questo ciclo, le impronte ambientali lasciate possono essere suddivise principalmente in tre categorie:
- Impronta di carbonio (quanto gas serra – soprattutto, ma non solo, anidride carbonica, o CO2 – viene rilasciato nell’ambiente nell’intero ciclo di vita dell’alimento);
- Impronta ecologica (quanta terra o mare occorre per ottenere un prodotto e per riassorbire i livelli di CO2 emessi per produrlo);
- Impronta idrica (quante risorse idriche occorrono per tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto).
Anche se è vero che ogni alimento ha un impatto ambientale, ci sono alimenti che “impattano” molto più di altri sul nostro ecosistema. Vediamo quindi quali sono gli alimenti migliori e quelli da ridurre per seguire una dieta sostenibile e perché.
I consigli di Cuore per una dieta sostenibile
La carne: un alimento ad alto impatto ambientale
Fra tutti gli alimenti, la carne è considerata in assoluto quello con il più alto impatto ambientale. Sapevi per esempio che un terzo delle terre coltivate del mondo è usato per produrre mangimi destinati al bestiame? Se prendiamo quindi in considerazione soltanto l’impronta ecologica della carne capiamo quanto il suo consumo intensivo impatti sul pianeta!
Quindi? Dobbiamo smettere di mangiare carne? Assolutamente no! La carne, come sappiamo, contiene dei nutrienti fondamentali per il nostro organismo, come ad esempio le proteine nobili. Una soluzione per mangiare carne in modo sostenibile è preferire le carni bianche come pollo, tacchino o coniglio. Le carni rosse, suine, ovine e soprattutto bovine sono infatti non solo meno salutari per l’uomo, ma anche per il pianeta, perché richiedono il consumo di molta più terra e acqua e producono maggiori emissioni di gas serra. Il tema è tuttavia complesso: qualcuno ha osservato che i bovini che vivono allo stato brado sono macchine molto efficienti in grado di trasformare un alimento inutilizzabile per l’uomo (l’erba) in proteine nobili (carne).
Latte e yogurt: i derivati animali a minore impatto ambientale
Sono alimenti molto importanti per una dieta sostenibile, perché altamente nutritivi e con il più basso impatto ambientale fra tutti gli alimenti di origine animale.
Il pesce: perché variare aiuta il mare
Il pesce è tra gli alimenti più salutari per l’uomo, perché è un’ottima fonte di acidi grassi omega-3, di proteine di alta qualità, di vitamine e di minerali.
Il problema è che gli italiani a tavola consumano sempre le stesse tipologie di pesce (tonno, pesce spada, merluzzo, sogliola, etc.). Il risultato è che la pesca intensiva, alimentata dalle scelte dei consumatori, rischia di impoverire sempre più i mari di queste importanti specie. E pensare che, come si suol dire, “il mare è pieno di pesci”, ma delle oltre 700 specie commestibili ne viene commercializzato solo il 10%.
Il nostro consiglio per una dieta sostenibile amica del mare è scegliere specie anche meno conosciute, provenienti dai nostri mari, che scoprirai essere altrettanto sane, gustose e molto spesso anche più convenienti nel prezzo.
La frutta e la verdura: scegli quella fresca e di stagione
La frutta e la verdura sono fra gli alimenti a minore impatto ambientale, ma solo a due condizioni: che si preferiscano fresche e di stagione.
Se la frutta non è di stagione, infatti, occorrerà trasportarla da luoghi dove il clima è più favorevole. Questo si traduce in una maggiore emissione di gas serra prodotta da tutta la filiera del trasporto e della conservazione. Scegliere frutta e verdura fresca riduce invece l’utilizzo dei processi di surgelamento o comunque conservazione che richiedono un enorme dispendio di energia elettrica: anche se permettendoci di mangiare frutta e verdura tutto l’anno (e non solo in primavera-estate) hanno molto migliorato la salute complessiva della popolazione.
I cereali e i legumi: amici dell’uomo dell’ambiente
I cereali sono un alimento che non dovrebbe mai mancare in una dieta sostenibile. Oltre a essere la principale fonte di carboidrati complessi e, se integrali, di fibre, hanno un impatto ambientale molto basso. I legumi invece sono le migliori fonti vegetali di proteine; inoltre, la loro coltivazione consente la rotazione delle colture nei terreni, e ne riduce così lo sfruttamento.
Dieta mediterranea: la dieta sostenibile Made in Italy
“Mangiare tanta frutta e verdura fresca, contenere il consumo di carne e non far mancare in tavola pane o pasta e i legumi”, questa dieta ti ricorda qualcosa? Esatto! È la nostra dieta mediterranea. Non è un caso, infatti, che la FAO promuova nel mondo la dieta mediterranea, ma proprio perché è la dieta sostenibile per eccellenza. Quindi se anche tu stai seguendo una dieta mediterranea, sappi che stai facendo bene sia a te che al pianeta.
Alcuni piccoli/grandi consigli per una dieta 100% sostenibile
Una dieta è veramente sostenibile solo se tiene in considerazione tutto il ciclo di vita di un prodotto. Se con le nostre scelte alimentari possiamo influire positivamente sulla produzione e sui trasporti degli alimenti, con i corretti comportamenti nell’acquisto, conservazione e smaltimento possiamo ridurre l’inquinamento ambientale causato dall’imballaggio degli alimenti e dallo spreco alimentare.
Ecco alcuni consigli:
- Preferisci prodotti con meno imballaggio o con imballaggio riciclabile;
- Non fare maxi-spese per evitare sprechi;
- Conserva correttamente gli alimenti in frigo. Scopri di più leggendo il nostro articolo sulla conservazione degli alimenti;
- Disponi gli alimenti in dispensa mettendo davanti quelli con la data di scadenza più prossima;
- Non buttare via gli avanzi, ma congelali o sbizzarrisciti a inventare ricette di recupero;
- L’etichetta “da consumarsi preferibilmente entro” non è la data di scadenza. Può tranquillamente mangiare il prodotto anche a giorni di distanza
- Fai la raccolta differenziata con attenzione.