Non c'è solo il colesterolo a mettere in pericolo il tuo cuore...

Non c’è solo il colesterolo a mettere in pericolo il tuo cuore…

I fattori di rischio dell’arteriosclerosi

 

L’attenzione al colesterolo cosiddetto “cattivo, o LDL” è ormai tale, tra il pubblico, che si potrebbe erroneamente pensare che il rischio di infarto dipenda solamente dai livelli, nel sangue, di questa sostanza della famiglia dei grassi. Non è così, naturalmente: sono, infatti, molti i “cattivi compagni” che, facendo lega con un alto tasso di colesterolo cattivo nel sangue possono mettere nei guai la salute delle nostre arterie ed in particolare delle coronarie, le arterie che nutrono il cuore e che se si occludono spianano la strada all’infarto.
I parametri e gli aspetti del nostro stile di vita che è più importante controllare per ridurre il rischio di queste malattie, sono i valori della pressione arteriosa, la sospensione del fumo di sigaretta per i fumatori, il controllo della circonferenza vita (la “pancia”) e della sedentarietà, ormai diffusissima nel mondo moderno. Vediamo rapidamente alcuni spunti su ciascuno di questi temi.
Pressione arteriosa: è importante tenerla sotto controllo per vari buoni motivi. Sia la minima che la massima, se elevate, aumentano il rischio di ictus cerebrale: probabilmente la più invalidante delle malattie cardiovascolari. Se l’aumento della pressione è di modesta entità (pochi millimetri di mercurio oltre il valore accettabile di 135/85), può essere sufficiente migliorare la propria alimentazione (soprattutto riducendo il consumo di sale: per esempio sostituendolo con l’uso di spezie); se i valori sono invece più elevati, il medico probabilmente prescriverà farmaci adeguati.

 

Fumo di sigaretta: dovrebbe essere un discorso chiuso: è uno dei pochi fattori che conosciamo in grado di aumentare il rischio sia di malattia cardiovascolare che di tumori, ma l’esperienza di tutti noi dimostra che per molti questo non è un discorso chiuso, soprattutto perché è difficile smettere. E’ necessario allora essere pratici, e sfruttare tutte le possibilità che la farmacologia ci offre: come i nuovi farmaci per la disassuefazione, molto più efficaci di quelli disponibili anche solo fino a pochi anni fa. E ricordando che l’unico numero accettabile di sigarette fumate, in una giornata, è zero.

 

Pancia: il semaforo vira decisamente al rosso se il giro vita è oltre i 102 cm in un uomo, ed oltre gli 88 cm in una donna; già oltre i 94 ed 80 cm (rispettivamente) bisogna tuttavia iniziare a “fare qualcosa”. Per esempio muovendosi di più (mezz’ora al giorno di camminata di buon passo, o di bicicletta), e facendo più attenzione alla propria dieta (non è necessario eliminare nulla: basta evitare gli eccessi).
Tutti questi parametri vanno controllati con particolare ed aumentata attenzione se la storia familiare ricorda una o più persone colpite, in età giovanile (e cioè a li sotto dei 50 anni se uomo, e di 60 se donna) da un evento cardiovascolare come un infarto o un ictus cerebrale. In questo caso, infatti, i nostri geni non ci aiutano, e la prevenzione deve avere una vera e propria “marcia in più”.

Dott. Andrea Poli (Nutrition Foundation of Italy)


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