I superpoteri del bergamotto contro il colesterolo

I superpoteri del bergamotto contro il colesterolo

Conosciuto principalmente per il suo utilizzo nell’industria cosmetica e per essere l’aroma che dà il gusto al tè Earl Grey, il bergamotto è in realtà ricco di sostanze benefiche per il nostro organismo. Recenti studi in particolare hanno confermato la sua capacità di ridurre il colesterolo “cattivo” LDL.

 
Si tratta di un agrume dall’aspetto in apparenza simile al limone e grande come un’arancia. La sua diffusione è limitata, cresce e viene coltivato quasi esclusivamente lungo un tratto della costa calabrese ionica nella provincia di Reggio Calabria. Il 90% della produzione mondiale avviene qui, una vera e propria eccellenza italiana, in nessun’altra parte del mondo infatti vi è un luogo in cui questo agrume fruttifichi con la stessa resa. È coltivato anche in Costa d’Avorio, Argentina, Brasile ma la qualità dell’essenza ottenuta non è comparabile con quella dei bergamotti calabri.

 
Ha un sapore molto forte, per questo il frutto viene utilizzato principalmente per la produzione dell’olio essenziale, per produrre un litro di essenza sono necessari circa 200 chili di bergamotti.
I ricercatori dell’Università della Magna Grecia di Catanzaro hanno scoperto che un gruppo di enzimi noti con la sigla HMGF (idrossi flavononi glutaril metile) sono in grado di contrastare l’azione di alcune proteine che possono causare malattie cardiache. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Functional Foods, dimostrando che il bergamotto potrebbe avere effetti paragonabili a quelli delle statine nel controllo del colesterolo LDL, senza gli effetti collaterali di questi farmaci.
In seguito a questa scoperta sono stati condotti test specifici per mettere a confronto gli effetti degli enzimi HMFG – contenuti nel bergamotto- con quelli delle statine sul colesterolo. Risultato? Non solo gli enzimi dell’agrume hanno ridotto i livelli di colesterolo “cattivo” LDL, ma hanno anche aumentato quelli del colesterolo buono “HDL”. Dunque, secondo i ricercatori, assumere un estratto del frutto del bergamotto potrebbe essere molto efficace nel trattamento del colesterolo alto.

 
E non finisce qui, è anche ricco di vitamine A, C, B1, B2, E ed il flavedo (la parte più esterna della buccia) ha proprietà antibatteriche, antimicotiche, cicatrizzanti e antivirali e svolge un’importante azione antiossidante.
Grazie a queste caratteristiche, oltre ai tradizionali impieghi nell’industria dei profumi, il mercato del bergamotto è in crescita e rappresenta un’importante risorsa per l’economia della zona. Probabilmente anche per questo l’elemento simbolico scelto per rappresentare la Calabria a Expo 2015 è proprio un albero di bergamotto che campeggia al centro dello spazio riservato a questa regione.


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