Gelato e colesterolo: quale preferire?

Gelato e colesterolo: quali scegliere per gustarsi un’estate piena di salute

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Oggi parliamo di gelati e colesterolo. Non preoccuparti! Continuando a leggere questo articolo non ti sentirai dire: “non mangiare questo o quello”, anzi!

I gelati sono così buoni e nutrienti che possono essere gustati tutti, tutto l’anno. Alcuni però, data la loro composizione nutrizionale, possono essere gustati più frequentemente di altri anche da parte di coloro che devono avere un occhio di riguardo per il colesterolo. La composizione nutrizionale dei gelati infatti cambia in base alla categoria a cui appartengono: quelli alla crema e quelli alla frutta.

Gelati alla crema

Sono a base bianca (preparati con latte e panna) o a base gialla (con aggiunta di uova). Apportano al nostro organismo tutti i nutrienti presenti nelle materie prime: proteine nobili, minerali compreso il calcio contenuto nel latte, carboidrati e vitamine. Contengono anche grassi, prevalentemente saturi, del latte e delle uova, che sono considerati fra i principali responsabili dell’innalzamento del colesterolo cattivo, LDL.

Tra i gusti dei gelati a base gialla più famosi troviamo: crema, zabaione, zuppa inglese, mascarpone, tiramisù e creme caramel.  

I gelati alle creme apportano generalmente più calorie, in misura variabile a seconda dei gusti che si scelgono. Tra i più calorici troviamo: caffè, nocciola, panna e stracciatella.

Gelati alla frutta

I gelati alla frutta possono essere esclusivamente a base di acqua, a cui vengono aggiunti polpa di frutta e zucchero, in questo caso si parla anche di sorbetti.  In alcuni casi, anche i gelati alla frutta vengono preparati con una base di latte.  I sorbetti sono praticamente privi di grassi.  I gelati alla frutta apportano meno calorie rispetto ai gelati alla crema, anche se il livello di zuccheri è lievemente superiore.

Gelati alla crema o gelati alla frutta: quali scegliere?

Anche per chi deve tenere sotto controllo il colesterolo il gelato alla frutta deve rappresentare la prima scelta per un dessert leggero o una merenda.

In estate il gelato alle creme può invece costituire occasionalmente un pasto, purché eventuali eccessi (a esempio di zuccheri) o carenze ( di vitamine, minerali e fibre) vengano compensati ai pasti successivi. Ecco una nostra ricetta per provare a realizzare questo mix perfetto a casa tua: Gelato allo Yogurt con macedonia di frutta.

E se il gelato è industriale?

La differenza principale fra gelato artigianale e gelato industriale sta nella percentuale di aria presente nel prodotto finito. In quest’ultimo la maggiore presenza d’aria lo rende più soffice e leggero. Certo, grassi idrogenati e addensanti possono essere aggiunti anche al gelato artigianale per migliorarne consistenza e conservabilità. È fondamentale poi ricordare però anche che artigianalità non è sempre sinonimo di qualità.

La regola d’oro per la scelta del gelato

Se scegli un gelato industriale leggi sempre l’etichetta che aiuta a identificare tutti gli ingredienti (compresi gli eventuali allergeni) e fornisce informazioni utili sulla composizione nutrizionale e spesso sulla porzione. Se invece opti per un gelato artigianale trovi la lista degli ingredienti esposta in gelateria. Nel caso in cui non ci fosse, ricordati che il gelataio è obbligato per legge a comunicartela qualora la chiedessi.

Quando e quanto mangiarne

Una persona che non ha specifici problemi di salute può occasionalmente mangiare il gelato senza superare la dose di 100 grammi, pari a una coppetta piccola (circa due palline). Come sappiamo però, la composizione del gelato varia in base agli ingredienti. Ecco perché in caso di sovrappeso o patologie particolari è sempre importante affidarsi a nutrizionisti e medici per conoscere il quantitativo adatto alle proprie esigenze.

Adesso che sai scegliere un gelato in base alle tue esigenze, non ci resta che salutarti e augurarti buon appetito Alla prossima!


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