Rollé di pasta con carciofi, bietoline, salsa di burrata e olio di acciughe
Ingredienti
- Farina g. 100
- Uovo n.1
- Olio di Mais Cuore g. 28
- Acqua tiepida q.b.
- Sale q.b.
- Bietole 800 g
- Carciofi n. 4
- Tuorlo d’uovo 1
- Parmigiano g. 40
- Olio di Mais Cuore g. 20
- Prezzemolo q.b
- Scalogno 1
- Aglio 1 spicchio in camicia
- Sale q.b.
- Olio di Mais Cuore q.b.
- Burrata fresca g. 100
- Sale q.b.
- Olio di Mais Cuore 40 g.
- Aglio 1 spicchio
- Acciughe g. 12
- Basilico 1 mazzetto
- Persone: 4
Preparazione
Cominciare preparando l’impasto del rollé: in una ciotola unire farina, un uovo, Olio Cuore, acqua tiepida e impastare fino a ottenere una consistenza morbida
Mettere l’impasto a riposo avvolto nella carta stagnola e mantenerlo a una temperatura di 35°/40°
Passare alla preparazione del ripieno: pulire e tagliare a metà i carciofi. Cuocerli in acqua bollente per 15 minuti assieme a foglie di prezzemolo e uno spicchio d’aglio in camicia
Al contempo lavare e cuocere in acqua bollente anche le bietole per 3 minuti
Scolare i carciofi. Scolare le bietole, strizzarle, tagliarle e condirle con il tuorlo di un uovo, sale, parmigiano e Olio Cuore
Per comporre il rollé – stendere la pasta con un mattarello, cospargerla con uno strato di parmigiano. Disporre poi le bietoline, lo scalogno e i carciofi. Spennellare con un po’ di Olio Cuore uno dei bordi e infine, arrotolare con attenzione la pasta ripiena. Rifilare e sigillare il rollé avendo cura di spennellarlo affinché la pasta non asciughi troppo, spaccandosi, durante la cottura. Cuocere in forno a 200° per 20 minuti
Per l’olio di acciughe – In una piccola casseruola scaldare l’Olio Cuore, aggiungervi uno spicchio d’aglio tagliato a fettine e i filetti di acciuga. Far sobbollire dolcemente finché il tutto non si sarà sciolto come una crema
Per la salsa burrata – mettere la burrata in un mixer e lavorarla con Olio Cuore e sale fino a renderla cremosa. Una volta frullata scaldarla a 60° per farla sciogliere leggermente
Bio

Lo chef stellato Claudio Sadler nasce a Milano nel 1956. La sua passione per l’alta cucina lo ha reso uno degli chef più rinomati d’Italia, gestore di differenti ristoranti e promotore di una cucina italiana regionale, di volta in volta reinventata secondo le proprie idee e la propria personalità.